La mostra, realizzata dal Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, dal Consiglio regionale del Piemonte e dal Polo del ‘900, ricostruisce con un’esposizione in tre sedi la lunga storia della “Gazzetta del Popolo”, dalle sue origini nel 1848 fino alla chiusura del giornale nel 1983. La mostra è organizzata in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti, il Centro Pestelli, i Dipartimenti di Studi Umanistici e di Studi Storici dell’Università di Torino, il Museo della Stampa di Mondovì e la Fondazione Donat Cattin.
Al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano l’esposizione di documenti, fotografie, stampe, oggetti e prime pagine, in gran parte provenienti dall’Archivio Storico della Gazzetta del Popolo, conservato al Museo, ripercorre in quattro sezioni cronologiche e tematiche gli anni dal 1848 al 1915. Dalle sue origini nel 1848, che segnano l’ingresso nel mondo della stampa di un nuovo giornale accessibile nel formato, nel linguaggio e nel prezzo, rivolto a strati via via più ampi della popolazione, al sostegno alle lotte patriottiche, fino allo spostamento della capitale; dall’appoggio alla politica crispina, alla trasformazione, col nuovo secolo, in uno strumento complesso di informazione, che assume via via aspetti e dimensioni di natura industriale, fino all’entrata dell’Italia in guerra, che la “Gazzetta” sostiene con un’articolata opera di mobilitazione e propaganda, nella quale proseguirà ad avere un ruolo primario nel corso del conflitto.
Dal 18 aprile al 19 maggio 2019