La mostra è dedicata al significato che ebbe per Torino il conflitto, dal punto di vista della mobilitazione, della propaganda, dell’assistenza e delle conseguenze sulla vita e le attività della città.
L’esposizione con 310 pezzi è divisa in due parti. La prima, articolata in sette sezioni, è dedicata alla guerra al fronte, con particolare attenzione ad alcuni degli strumenti dell’operazione di propaganda messa a punto nel corso del conflitto – l’arte popolare per celebrare la guerra, i giornali di trincea, le cartoline postali, i volantini di guerra, la fotografia, le tavole illustrate da Achille Beltrame per “La Domenica del Corriere”-. Non manca, in contrapposizione, lo sguardo antiretorico dei combattenti, rappresentato dagli schizzi di anonimi soldati realizzati nelle pause della vita di trincea. La seconda parte della mostra, dedicata a Torino in guerra, è introdotta da una videoinstallazione, che illustra l’opera di mobilitazione della cittadinanza messa in atto dall’amministrazione comunale in collaborazione con altre istituzioni e iniziative private. Prosegue con l’illustrazione delle peculiarità di Torino, la città più neutralista d’Italia allo scoppio della guerra, poi divenuta centro nevralgico per esercitare la mobilitazione e la propaganda a favore del conflitto. Sono documentati il mutamento delle condizioni di vita, la forte concentrazione della produzione industriale bellica e le iniziative sociali per una capillare opera di assistenza ai civili e ai molti profughi dalle zone di guerra. Chiude la mostra una selezione delle litografie di Raemaekers, efficaci rappresentazioni degli orrori della guerra.
L’iniziativa, nell’anno centenario dell’ingresso dell’Italia nella Prima guerra mondiale, è realizzata in collaborazione con l’Archivio Storico della Città di Torino e i Lions Club Torino Monviso.
Dal 18 settembre 2015 al 22 maggio 2016; prorogata al 22 gennaio 2017
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